Quando un neonato non dorme, la vita di tutti i giorni può diventare una sfida per qualsiasi genitore. In questo articolo, esploreremo le ragioni per cui i neonati possono avere difficoltà a dormire e offriremo soluzioni pratiche per aiutare voi e il vostro piccolo a godere di un sonno migliore.
Ma ricordate, nelle prime settimane di vita il loro sonno segue ritmi totalmente diversi dai nostri.
Di conseguenza… saremo noi a doverci adattare, e non il contrario!

Il sonno di un neonato è spesso imprevedibile e può essere fonte di grande stress per i genitori. Imparare a riconoscere e rispondere adeguatamente alle esigenze di sonno del vostro bambino è fondamentale per il suo benessere e il vostro.
Comprendere il sonno dei neonati
Ve ne sarete accorti: il sonno del neonato è caratterizzato da cicli di sonno più brevi e frequenti rispetto agli adulti.
Quindi, quanto e come dorme un neonato?
Il sonno del neonato può variare considerevolmente da caso a caso e venire influenzato da diversi fattori, tra cui il temperamento, lo stato di salute, l’ambiente circostante e le routine di sonno.
Nei neonati con poche settimane di vita, l’ammontare totale di ore di sonno si attesta tra le 14 e le 17 al giorno, ma non illudetevi: il sonno è frammentato in brevi periodi di 2-4 ore.
Questo perché i neonati tendono a svegliarsi frequentemente per mangiare ed essere cambiati.
Perché il neonato non dorme?
È del tutto normale che nel primo anno di vita i circuiti nervosi del neonato stiano maturando, creando un ritmo sonno-veglia molto diverso da quello degli adulti. La maturazione di questi processi adattativi richiede tempo per stabilizzarsi; quindi, è importante abituarsi al fatto che il neonato possa richiedere attenzioni durante la notti, come il nutrirsi al seno o al biberon.
Le cause comuni di disturbi del sonno nei neonati
Esistono diverse ragioni di disturbo al sonno dei neonati, spesso (fortunatamente) queste sono innocue.
Vediamole insieme:
- Maturazione del Ritmo Sonno-Veglia: I neonati devono sviluppare il proprio ritmo circadiano, che può richiedere diversi mesi.
- Disagio Fisico: Pannolini bagnati o fame possono svegliare facilmente un neonato.
- Condizioni Ambientali: Rumori forti, luci intense o temperature scomode possono disturbare il sonno.
- Condizioni Mediche: Raffreddori, dentizioni, coliche o reflusso gastroesofageo possono interferire con il sonno del bambino.

Il neonato non dorme: strategie efficaci
Come prima ancora, se il neonato piange e non dorme, cerchiamo di creare un ambiente di sonno che risulti confortevole. Ecco alcune pratiche che potrebbero risultare utili:
- Stabilire una routine: creare un rituale serale può aiutare il neonato a riconoscere l’ora di andare a dormire. Questa routine potrebbe includere un bagno caldo, un massaggio rilassante o una ninna-nanna.
- Creare un ambiente di sonno ottimale: mantenere la stanza buia e a una temperatura confortevole.
- Utilizzare di rumori bianchi: suoni come il rumore di un ventilatore o di una lavatrice possono calmare il neonato.
- Evitare la sopraeccitazione: mantenere una distinzione tra il sonno diurno e quello notturno, incoraggiando il neonato a essere più attivo durante il giorno e a ridurre gli stimoli durante la sera e la notte.
Cosa fare se il neonato non dorme?
Eccoci al nodo della questione!
Come prima cosa, è importante gestire la vostra eventuale frustrazione con cura. Può sembrare scontato ma riuscire a trasmettere calma è una caratteristica fondamentale per poter migliorare le cose.
Avvicinatevi serenamente al vostro bambino e fategli sentire la vostra presenza e il vostro sostegno, in questo modo lo farete sentire rassicurato e gli eviterete la sensazione di abbandono, che potrebbe accentuare la sua difficoltà a dormire.
Successivamente, a mente fredda, esaminate le possibili cause del suo pianto e adottate le relative soluzioni:
- Se ha fame, offritegli da mangiare.
- Se è sporco, cambiatelo.
- Se ha caldo, svestitelo.
- Se l’ambiente è troppo vivace, portatelo in un luogo tranquillo.
- Se è vestito troppo leggero, copritelo.
- Se ha il nasino chiuso, eseguite un lavaggio nasale.
- Se ci sono persone che gridano, allontanatele.
- Se è bloccato in una posizione scomoda, muovetelo.
- Se avete litigato, respirate profondamente e ritrovate la calma.
- Se ci sono rumori forti, riducete il rumore ambientale.
- Se sospettate un reflusso gastroesofageo, consultate il pediatra per aggiustare la terapia.
- Se il sonno è disturbato dalla tosse, consultate un medico il prima possibile.
- Se pensate che abbia bisogno di rassicurazioni, prima di ricorrere al ciuccio dedicategli ninne nanne, massaggi, coccole, parole dolci o suoni bianchi (un video di onde del mare, il rumore della pioggia, un phon acceso, il rumore della lavatrice…).
Cosa evitare per garantire un sonno sicuro
La cosa più importante da evitare è scuoterlo!
Scuotere il bambino con violenza è un comportamento che può mettere a rischio la sua incolumità.
Il nome tecnico di queste conseguenze è la “sindrome del bambino scosso”; i forti scossoni sono in grado di provocare micro-emorragie del tessuto cerebrale, con lesioni potenzialmente gravi e irreparabili.

Quando chiamare il dottore?
Il pianto del bimbo è spesso innocuo, ma siete legittimati a contattare immediatamente il pediatra o a recarvi in pronto soccorso nel caso in cui:
- Sia persistente e inconsolabile (non si intende per qualche minuto).
- Si accompagni a altre sintomatologie come vomito, febbre, tosse, difficoltà respiratoria o interruzione dell’alimentazione.
In tutti questi casi, consultate subito un pediatra!
Conclusioni
Cari genitori, affrontare i risvegli notturni del vostro neonato può essere una sfida, ma molto spesso le cause che li provocano sono innocue.
Come abbiamo visto, quello che potete fare è passare in rassegna tutte le possibili cause e adottare i rispettivi rimedi.
Provate diverse strategie e non esitate a chiedere aiuto quando la situazione sembra richiederlo.