Allergie nei bambini: quali sono le domande più frequenti? Scopriamo insieme sintomi, cause, e trattamenti più efficaci per proteggere la salute del vostro bambino.

Cosa sono le allergie nei bambini?
Le allergie sono la malattia del terzo millennio e stanno tutt’ora registrando un continuo aumento.
Un’allergia consiste nella risposta anomala ed eccessiva dell’organismo contro sostanze che, normalmente, risultano innocue per la maggior parte della popolazione.
Una volta che l’allergene responsabile è entrato nell’organismo, si attiva una cascata di processi biochimici che porta alla liberazione di sostanze (tra cui l’istamina) che provocano i sintomi allergici. Solitamente, questo meccanismo è sostenuto dalla produzione di anticorpi chiamati IgE.
Prevenire o predire la comparsa delle allergie nei bambini
Esiste una genetica a rischio, ma purtroppo la reazione allergica non è un evento prevedibile poiché alla genesi delle allergie contribuiscono molti fattori, tra cui predisposizione genetica e fattori ambientali, in parte sconosciuti e difficili da controllare.
Prevenire le allergie, pertanto, non è possibile.
D’altra parte, è noto come l’allattamento al seno riduca il rischio di comparsa dei sintomi allergici.
A che età si sviluppano le allergie?
Non esiste un’età specifica per il presentarsi delle allergie. Queste possono comparire nel primo anno di vita, così come in pubertà o da anziani.
Quali sono le allergie più frequenti nei bambini?
Gli allergeni possono accedere al nostro organismo tramite diverse vie; a seconda della via d’accesso, si distinguono in respiratori e alimentari.
Quelli più frequenti sono:
- proteine del latte vaccino,
- uovo,
- pesce,
- frutta secca,
- pollini,
- cereali,
- acari della polvere,
- peli o forfora di animali,
- muffe,
- additivi e coloranti alimentari,
- veleni di insetti,
- farmaci.
Cibi allergizzanti e svezzamento
Spesso si tende ad evitare i cibi allergizzanti durante lo svezzamento, ma questo non è un comportamento corretto, poiché i cibi “allergizzanti” possono essere inseriti fin dalle prime fasi di svezzamento.
Le attuali ricerche sostengono che sia più facile sviluppare allergia nei confronti degli alimenti inseriti tardi; anche se il bimbo presenta una genetica a rischio, i “cibi allergizzanti” non vanno preclusi dalla dieta.
Queste indicazioni valgono anche per il glutine!
La raccomandazione però è quella di inserire un alimento alla voltai, in maniera tale da identificare possibili reazioni avverse.
Come si manifestano le allergie nei bambini?

I sintomi allergici nei bambini possono coinvolgere diversi apparati, manifestandosi:
A livello respiratorio
Con rinite, congiuntivite, tosse e asma.
A livello gastrointestinale
Con diarrea, vomito e crampi.
A livello cutaneo
Con orticaria, angioedema e dermatite atopica.
Con anafilassi
Quando la reazione è tanto grave da mettere a repentagli la vita del bambino.
Le allergie alimentari si manifestano soprattutto con sintomi gastrointestinali e cutanei (diarrea, vomito, scarso accrescimento, tracce ematiche nelle feci, dermatite ricorrente, orticaria), mentre le allergie respiratorie provocano sintomi respiratori e cutanei (rinite, congiuntivite, asma bronchiale, tosse, prurito, eczema e orticaria).
Le allergie contratte da bambini rimarranno per sempre?
Non è detto; per esempio, le allergie alimentari guariscono quasi tutte entro i quattro anni di vita.
Il 40% delle allergie respiratorie, invece, regredisce entro la pubertà, pur potendo ricomparire in alcune fasi della vita, per esempio insorgendo o aggravandosi in menopausa.
Come faccio a capire se il bambino ha allergie?
Molte volte mi capita incontrare genitori che mi chiedono, sulla base di una singola visita, se loro figlio potrebbe essere allergico.
La diagnosi di allergia, tuttavia, non è immediata: serve un’anamnesi accurata, la valutazione della risposta ad alcune terapie, un monitoraggio clinico e, laddove necessario, l’esecuzione di test specifici.
Qual è la differenza tra allergie e intolleranze?
La differenza è radicale, sebbene nella quotidianità i due termini vengano utilizzati in modo intercambiabile.
Entrambe indicano una reazione indesiderata all’ingestione di un alimento, ma mentre nell’allergia alimentare il sistema immunitario reagisce in maniera anomala al contatto con una determinata sostanza, nell’intolleranza alimentare viene interessato l’apparato gastrointestinale senza la partecipazione del sistema immunitario.
Altra differenza importante: mentre in un soggetto allergico è sufficiente una dose anche minima dell’alimento per scatenare la reazione avversa, nel soggetto intollerante va superato un “livello soglia”, al di sotto del quale non si manifesta alcun sintomo.
L’esempio più noto di intolleranza? Quella al lattosio.

La celiachia è l’allergia al grano?
No; nell’allergia al grano è presente una tipica reazione immediata IgE-mediata nei confronti di una o più proteine del grano (non necessariamente il glutine), motivo per cui chi presenta questa malattia deve eliminare soltanto il frumento (grano), e non tutti gli alimenti contenenti glutine.
Nella celiachia, le reazioni avverse non sono sostenute dallo stesso meccanismo immunitario.
A cosa è dovuta l’allergia agli animali?
Differentemente dai pollini che martoriano in specifiche stagioni, l’allergia al pelo degli animali (al primo posto quello del gatto) può tormentare durante tutto l’anno.
La reazione allergica viene scatenata da proteine contenute nella saliva e nella forfora degli animali, in grado di indurre il sistema immunitario a riconoscerle sostanze pericolose.
I sintomi, che si presentano in vicinanza dell’animale o semplicemente frequentando l’ambiente dove vive, partono da semplice oculorinite a vere e proprie crisi asmatiche.
Allergie nei bambini: quando recarsi in ospedale?
Fortunatamente, la maggior parte delle reazioni allergiche sono di scarsa entità e si limitano al coinvolgimento della pelle.
Tuttavia, contattate immediatamente il pediatra e recatevi in pronto soccorso in presenza di uno o più dei seguenti segni:
- Gonfiore del viso o della gola;
- Difficoltà a respirare;
- Presenza di mal di pancia, nausea, vomito o diarrea;
- Perdita di coscienza
Il viaggio tra le reazioni immunitarie, le allergie nei bambini e i sintomi si presenta come ricco di sfide, ma anche di opportunità per crescere più forti.
Ricordate, cari genitori, che l’attenzione combinata con la conoscenza trasforma le preoccupazioni in cure proattive.
Dialogate apertamente con il pediatra, fate spazio alla comprensione e colorate l’esistenza dei vostri piccoli con la gioia anziché con eccessiva cautela. Ogni starnuto nasconde una narrazione, e in “Dottore una domanda!” ogni racconto trova un ascolto attento e una guida verso il prossimo capitolo della crescita.